Testo originale in cinese disponibile al seguente link
Il responsabile della Suprema corte del popolo ha risposto alle domande dei giornalisti sull’«Interpretazione della Suprema corte del popolo sull’applicazione dei danni punitivi nei processi per illeciti ambientali ed ecologici».
Nella mattinata del 13 gennaio 2022 la Suprema corte del popolo ha tenuto una conferenza stampa sull’ «Interpretazione della Suprema corte del popolo sull’applicazione di danni punitivi nei processi per illeciti ambientali ed ecologici». Yang Linping, Vice Presidente della Suprema corte del popolo, e Liu Zhumei, Presidente della Divisione Risorse Ambientali della Suprema corte del popolo, hanno partecipato alla conferenza stampa e hanno reso nota l’«Interpretazione della Suprema corte del popolo sull’applicazione dei danni punitivi nei processi per illeciti ambientali ed ecologici», e risposto alle domande dei giornalisti. La conferenza stampa è stata presieduta da Li Guangyu, portavoce della Suprema corte del popolo.
Come accennato poc’anzi, i danni punitivi possono portare l’autore dell’illecito a dover sostenere una responsabilità risarcitoria che eccede il danno effettivo, gli elementi costitutivi sono più stringenti, può spiegare in modo specifico le disposizioni dell’Interpretazione che riguardano le condizioni sull’applicazione dei danni punitivi, e come prevenirne l’abuso nella pratica?
I danni punitivi sono un’eccezione al principio di equità della tradizionale responsabilità civile e hanno natura di responsabilità aggravata. Tra i quattordici articoli dell’Interpretazione, cinque articoli stabiliscono le condizioni per il ricorso ai danni punitivi, il che riflette pienamente il nostro atteggiamento di severità circa le condizioni di utilizzo e di applicazione prudente in conformità con la legge.
Secondo l’Interpretazione, l’applicazione dei danni punitivi deve soddisfare i seguenti tre requisiti speciali:
Il primo requisito riguarda il comportamento. I danni punitivi svolgono una funzione punitiva. Il comportamento illecito di inquinamento ambientale e danneggiamento ecologico commesso dal trasgressore costituisce la base per la legittimità della punizione. Inoltre, per determinare se un certo comportamento che inquina l’ambiente o danneggia l’ecologia sia illecito, dobbiamo prestare la massima attenzione alla posizione del governo nel sistema di governance ambientale. Inoltre, secondo le disposizioni della Legge sulla tutela dell’ambiente, per quanto riguarda gli standard di qualità ambientale e gli standard di scarico degli inquinanti, e relative questioni, è ammessa la possibilità di formulare norme locali più rigorose di quelle nazionali, oppure norme locali per sopperire l’assenza delle norme nazionali. Pertanto, secondo la formulazione dell’art. 5 dell’Interpretazione (per determinare se un certo comportamento ndt) “violi o meno le disposizioni di legge”, oltre alle leggi formulate in senso stretto dall’Assemblea Nazionale del Popolo e dal suo Comitato Permanente, incluse le leggi amministrative centrali e locali, è necessario fare riferimento anche alle disposizioni regolamentari.
Il secondo requisito riguarda l’elemento soggettivo. Il dolo soggettivo dell’autore dell’illecito è elemento fondamentale per i danni punitivi. Secondo l’art. 6 dell’Interpretazione, bisogna considerare l’elemento della volontà del trasgressore, inclusi la sua esperienza lavorativa, il suo trascorso professionale o il suo scopo commerciale, poiché la sanzione amministrativa o l’azione penale per atti uguali o simili di inquinamento ambientale e danneggiamento ecologico, così come i tipi di inquinanti e i metodi di inquinamento ambientale e danneggiamento ecologico, vengono determinati, nella prassi giudiziale, principalmente in base alla sintesi dei casi modello. Inoltre, l’intenzionalità, in quanto stato soggettivo, è spesso difficile da provare direttamente, per questo motivo, generalmente, deve essere accertata attraverso la condotta dell’autore dell’illecito. Pertanto, l’art. 7 dell’Interpretazione chiarisce nove situazioni tipiche di dolo presunto dell’autore dell’illecito in conformità con le disposizioni applicabili della Legge sulla protezione ambientale, della Legge sulla protezione della fauna selvatica e della Legge sulle risorse minerarie.
Il terzo requisito riguarda le conseguenze. L’applicazione dei danni punitivi deve seguire il principio restrittivo (traducibile anche in “principio della modestia” ndt), circoscritto a quegli atti illeciti con gravi conseguenze dannose, in modo da evitare che l’autore dell’illecito venga facilmente accusato. Quanto alle conseguenze gravi, deve trattarsi di una lesione personale reale ed esistente, di una perdita del patrimonio o di un danno ambientale, e non solo del rischio. L’art. 8 dell’Interpretazione stabilisce che nel determinare il verificarsi o meno delle gravi conseguenze, il Tribunale del Popolo deve valutare nel complesso i seguenti fattori quali la durata e la portata geografica dell’inquinamento ambientale e del danneggiamento ecologico, la loro portata e grado, e l’impatto sociale. Tuttavia, la morte, il grave danno alla salute di un’altra persona, la grave perdita della proprietà, il grave danno all’ambiente e all’ecologia o il severo impatto negativo sulla società, vanno considerati come gravi conseguenze.
Le disposizioni complessive dell’Interpretazione, oltre agli elementi costitutivi appena citati, prevedono regole sui requisiti specifici e sulla tempistica per l’invocazione dei danni punitivi ad opera della parte, prevede la condizione di richiesta e decisione congiunta, regole per il calcolo della base dell’ammontare e determinazione dei multipli. Previsioni queste che non fungono solamente da linee guida per una corretta applicazione (della legge ndt), ma vere e proprie norme contro abusi. Nella fase successiva, rafforzeremo ulteriormente l’attività di orientamento (dell’applicazione della legge ndt) attraverso casi modello, e promuoveremo il miglioramento del sistema dei danni punitivi.
Abbiamo notato che nell’applicazione dei danni punitivi ambientali, base e multiplo sono due fattori importanti nella determinazione del loro ammontare. Può spiegarci nel concreto le disposizioni dell’Interpretazione relative (al calcolo ndt) della base e del multiplo?
Chiarire come si determinano la base di calcolo e il multiplo dell’importo dei danni punitivi è uno dei compiti importanti dell’Interpretazione per l’attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 1232 del Codice Civile e migliorarne l’operatività nella pratica processuale, e per l’uniformazione l’applicazione della legge.
Sul problema della base di calcolo. I danni punitivi costituiscono una responsabilità aggravata rispetto ai danni compensativi. La determinazione dell’importo deve basarsi sull’effettivo danno subito dal soggetto leso. Sul punto, con riferimento ai danni punitivi, l’art. 55 della Legge sulla tutela dei diritti dei consumatori, l’art. 148 paragrafo 2 della Legge sulla sicurezza alimentare, l’art. 63 paragrafo 1 della Legge sui marchi, e l’art. 54 della Legge sul diritto d’autore adottano lo stesso principio. Pertanto, l’art. 9 dell’Interpretazione stabilisce che l’ammontare dei danni punitivi nei contenziosi ambientali di interesse privato deve basarsi sull’importo del risarcimento per lesioni personali e danni materiali dovuti a inquinamento ambientale e danneggiamento ecologico. Nella determinazione dell’importo del risarcimento per lesioni personali e danni materiali, l’applicazione del diritto, nei casi di controversie in materia di illeciti ambientali, oltre al Codice Civile, può includere anche le varie leggi specifiche e le leggi speciali relative alla tutela dell’ambiente. Dunque, oltre a quanto previsto dagli articoli 1179 e 1184 del Codice Civile, è stata aggiunta la clausola “qualora diversamente previsto dalla legge, si applicano tali disposizioni”. La base di calcolo dei danni punitivi nei contenziosi ambientali di interesse pubblico è costituita dall’ammontare della perdita temporanea e permanente della funzione di utilità ambientale.
Sul problema del multiplo. Nelle leggi e nelle interpretazioni giudiziali vigenti sono previsti tre modelli di limitazione dei multipli nei danni punitivi. Il primo è un multiplo fisso, come “dieci volte il prezzo o tre volte la perdita”; il secondo è un multiplo flessibile come “più di una volta e meno di cinque volte”; il terzo invece non stabilisce un limite nei multipli. Durante la redazione dell’Interpretazione, e dopo profonde ricerche e discussioni, è stato adottato il modello dei multipli flessibili al fine di bilanciare operatività e flessibilità. Contemporaneamente, considerato che i danni punitivi si basano su gravi conseguenze per l’ambiente, e che la sua base di calcolo è sempre maggiore, è stato determinato che il multiplo, in generale, non deve superare il doppio dell’importo della perdita, anche nel caso di circostanze speciali, e sempre nel rispetto del principio ristrettivo (principio di modestia). E’ doveroso chiarire che la previsione del multiplo entro il doppio, non prevede la necessità che il multiplo sia un numero intero, ma può essere definito in numeri decimali, in base alle circostanze concrete del caso.
Inoltre, per coloro che, per lo stesso atto di inquinamento ambientale e danneggiamento ecologico, sono già stati multati dall’organo amministrativo o condannati a una multa dal tribunale del popolo, nell’impossibilità, per carenza di una base giuridica, di esentare il trasgressore da responsabilità aggravata per danni ambientali, l’art. 10 dell’Interpretazione permette di considerare il quadro complessivo nella determinazione dell’importo dei danni punitivi.
In base a questa spiegazione apprendiamo che i danni punitivi sono una forma speciale di responsabilità per illeciti ambientali prevista dal Codice Civile. Può spiegarci meglio il ruolo che avrà l’Interpretazione nella tutela ambientale?
L’aggiunta nel Codice Civile dell’istituto dei danni punitivi per danni ambientali è una parte importante del sistema della responsabilità civile per illeciti ambientali, ed è anche la risposta che il Codice Civile dà ai problemi ambientali della società moderna. L’adozione dell’Interpretazione mira a comprendere accuratamente ed attuare efficacemente questa nuova disposizione del Codice Civile, e svolge un ruolo importante nel rafforzamento comprensivo della tutela giurisdizionale dell’ambiente.
Primo (ruolo ndt) è quello di implementare il rigoroso concetto di stato di diritto. Come ho appena accennato, c’è un importante problema di basso costo della violazione della legge nel settore ambientale. I danni risarcitori tradizionali hanno solo una funzione tampone e non bastano a punire il trasgressore per i suoi comportamenti lesivi dell’ambiente. La generale responsabilità civile per illecito ambientale applica il principio della responsabilità senza colpa, che rende difficile la valutazione del dolo del trasgressore. La responsabilità per danni punitivi, riconoscendo al trasgressore con dolo una responsabilità risarcitoria che eccede l’ammontare della perdita effettiva, e quindi il pagamento per la condotta illecita, alza il costo della violazione della legge. L’adozione dell’Interpretazione permette una pratica concreta più severa e rigorosa del sistema, e dello stato di diritto, di tutela dell’ambiente, favorisce l’applicazione uniforme del Codice Civile, migliora la tutela delle vittime, punisce i trasgressori dolosi, e scoraggia i terzi da simili comportamenti.
Secondo (ruolo ndt) è quello di rafforzare la tutela dell’ambientale. La responsabilità per danni punitivi è un punto fondamentale per le disposizioni del Codice Civile in materia di responsabilità per inquinamento ambientale e danneggiamento ecologico. L’applicazione del metodo di responsabilità speciale per i trasgressori che violino la legge inquinando intenzionalmente l’ambiente, e danneggiandolo provocando gravi conseguenze, costituisce un’ulteriore attuazione dei principi di responsabilità per danno e di risarcimento integrale. La promulgazione dell’Interpretazione, oltre a misure giudiziali preventive e riparatorie, come ordini di divieto e di ripristino dell’ambiente, chiarisce anche l’applicazione concreta dei danni punitivi, fornisce maggiori e più complete misure giudiziali per l’ambiente, aiuta ad aumentare gli sforzi per la tutela ambientale, promuove il miglioramento continuo della qualità dell’ambiente, favorisce sinergicamente la prosperità del popolo, la prosperità del paese e la bellezza della Cina.
Terzo (ruolo ndt) è quello di ottenere equità e giustizia ambientale. La responsabilità extracontrattuale è uno degli strumenti più importanti del Codice Civile per la tutela dell’ambiente, e presenta vantaggi insostituibili rispetto alle modalità di tutela previste dal diritto amministrativo e dal diritto penale. L’Interpretazione prevede che nella determinazione dell’importo dei danni punitivi bisogna tenere in considerazione le circostanze complessive qualora lo stesso comportamento di inquinamento ambientale e danneggiamento ecologico fosse oggetto di sanzione amministrativa o di indagine penale. Stabilisce inoltre la priorità della responsabilità per danni punitivi rispetto alla responsabilità amministrativa e penale, e la sua inferiorità all’interno della responsabilità civile. In aggiunta, l’Interpretazione favorisce il collegamento organico delle sanzioni penali, dei risarcimenti civili e delle sanzioni amministrative per lo stesso atto illecito, rafforza la responsabilità e migliora efficacemente l’ambiente e il benessere delle persone.