Il significato per la governance globale dell’iscrizione nella costituzione della “comunità per il destino del genere umano”

24 Mar 2018 | Dottrina politica, Partito

Il 10 febbraio 2017, la 55esima conferenza della Commissione delle Nazioni Unite per lo sviluppo sociale ha approvato la risoluzione sul “nuovo partenariato per lo sviluppo sociale dell’Africa”. Per la prima volta, il concetto di “costruire un destino comune per l’umanità” è stato inserito in una risoluzione delle Nazioni Unite.

Di seguito in traduzione italiana il commento del prof. Tian Feilong sull’inserimento nella costituzione cinese del concetto di “comunità per il destino del genere umano”.

Il significato per la governance globale dell’iscrizione nella costituzione della “comunità per il destino del genere umano”

di Tian Feilong

L’agenda delle Due sessioni del 2018, Lianghui, ha attirato l’attenzione del mondo intero. La ragione principale non è solamente perché si tratta della prima riunione delle Due sessioni dopo il XIX Congresso nazionale del Partito comunista cinese, ma soprattutto per la sua profonda influenza sulla riforma della costituzione. Questa revisione della costituzione ha delle similitudini ma anche delle differenze rispetto alle precedenti revisioni. Di simile c’è il rispetto del Principio del ruolo guida del Partito e delle prassi di revisione della Costituzione, dopo il rapporto del congresso del Partito importanti nuove teorie e politiche sono state inserite nello statuto del Partito e nelle categorie della costituzione. Di diverso c’è che questa revisione costituzionale, sebbene non si tratti di una grande revisione, si fonda sul completamente nuovo punto di partenza della grande rinascita del popolo cinese e pianifica un “nuovo ordine costituzionale” di armonizzazione interna ed esterna. Questo nuovo ordine costituzionale mentre promuove la costituzionalizzazione del ruolo guida del partito e la riforma degli organi statali interni, compresa la commissione di supervisione, propone anche chiaramente la concezione del mondo e l’ideale di ordine della costituzione cinese. L’inserimento nella costituzione della “comunità per il destino del genere umano” segna immediatamente la maturità politica e la densità concettuale della concezione del mondo di questa costituzione.

Dalla comparazione di diverse costituzioni si nota che la funzione principale della costituzione di un paese sta nella costruzione di un buon governo per il paese e nell’organizzazione dello sviluppo comune e la protezione dei diritti dei cittadini del paese. Prevedere, attraverso la costituzione, un ideale di ordine mondiale, che trascende le categorie nazionali, e gli obiettivi della governance mondiale, è qualcosa di raro nella storia delle costituzioni. Tuttavia, per la costituzione di un grande paese avere nel suo preambolo o cultura una visione dei valori e un piano istituzionale universali e trascendentali, per cui la costruzione dell’ordine politico di questo paese diventa una sorta di “ordine rappresentativo”, è un fenomeno di cui abbiamo dei precedenti. In quanto piano ordinamentale costituzionale di un grande paese, la sua assunzione di responsabilità di governance globale, di sostenere la cultura, di comprendere gli affari domestici e internazionali, di modellare l’ordine ha una sua ragionevolezza storica e legittimità politica.

La Cina contemporanea, con riferimento alla comprensione dei valori dell’ordine di governance globale, alla prassi politica e piani costituzionali, ha indicato il carattere progressivo e il relativo vantaggio della combinazione della saggezza orientale e occidentale. Con la “comunità per il destino del genere umano” come alto concetto del sistema costituzionale, la grande rinascita del popolo cinese come ideale di sistema costituzionale e piano sperimentale del paese, la “Nuova Via della Seta” come meccanismo di interconnessione dell’ordine interno ed internazionale, lo sviluppo della filosofia di governance dello “sviluppo pacifico”, del “mutuo beneficio e comune profitto” come nuovo piano di governance globale che supera il piano occidentale di “globalizzazione democratica”, la Cina che modifica la costituzione cambia il mondo. Queste, energiche e ricche d’immaginazione, pratiche di sistematizzazione dell’ordine costituzionale ideale del genere umano e dell’ordine della costituzione del paese costituiscono anche una nuova direzione e un nuovo esperimento dell’ordine e della cultura costituzionale del genere umano. In questo modo quindi la “nuova era” e il piano di un “nuovo ordine della costituzione” di revisione della costituzione, proposti dal rapporto del XIX congresso, attraverso l’alto concetto di una “comunità per il destino del genere umano”, hanno permesso alla costituzione cinese di trascendere ampiamente le categorie del sistema costituzionale del paese, e di possedere una sorta di significato sperimentale di “ordine rappresentativo”. Nel cambiamento di ordine e periodo di riorganizzazione fatto di antiglobalizzazione e di populismo democratico portati dall’Occidente in cui è caduto il mondo intero, il significato per la governance globale di questo sacrificio diventerà inevitabilmente più importante, e inevitabilmente riceverà sempre più l’attenzione del mondo.

La “comunità per il destino del genere umano” è diventata un relativamente maturo valore costituzionale e nuovo piano di governance globale, fondato sulla sua stabile base valoriale e fondamento pratico. Dal punto di vista della base valoriale: la “comunità per il destino del genere umano” trova origine nei plurali fattori valoriali sintetizzati e sostenuti dal Partito comunista nel governo del paese: primo, nazionalismo razionale basato sulla rinascita del popolo cinese; secondo, internazionalismo basato sugli ideali del comunismo; terzo, cosmopolitismo basato sulla lodevole cultura tradizionale cinese; quarto, mondialismo basato sulla globalizzazione e sulla politica di riforma e apertura. Tra le dimensioni di questi valori esiste una tensione, nella storia rivoluzionaria del XX secolo c’era abbondante pubblicità nel processo di prassi storica del Partito. Il Partito, in ragione del sentimento di missione storica e dello spirito culturale della comune responsabilità verso il popolo e il genere umano, attraverso grandi e difficili battaglie, sacrifici, tentativi e progressi, alla fine ha concepito il sistema istituzionale e il pensiero del “socialismo con caratteristiche cinesi”. Guardando ai valori centrali del socialismo, questi contengono abbondanti impostazioni valoriali e caratteristiche di sintesi dell’oriente e dell’occidente. L’Occidente ha l’etnocentrico “orientalismo”, ma la Cina, rappresentante dell’oriente, attraverso la riflessione culturale e la prassi politica, ha suggerito la prospettiva ideale, ancor più universale e accettabile, della “comunità per il destino del genere umano”.

Dal punto di vista del fondamento pratico, la “comunità per il destino del genere umano” possiede un solido fondamento storico e una base pratica moderna: primo, la “Nuova Via della Seta”, come categoria di prassi storica, rammenta il successo pratico e lo sforzo storico della Cina nelle relazioni internazionali e nella comune costruzione di un sistema costituzionale sicuro, prospero e comune, e lascia una ricca eredità storica alla prassi attuale; secondo, la “Nuova Via della Seta”, promossa dalla Cina contemporanea, proponendo lo “sviluppo pacifico” come centro valoriale; il capitale cinese, la cultura cinese, il modello di governance cinese, l’idea di governance globale cinese come modello e lineamento; rispettando ampiamente e assorbendo i valori, gli interessi, le opinioni e la forza di dedizione di ogni paese partecipante; attraverso la formazione, grazie all’intera comunità internazionale e ai paesi lungo la “Nuova via della Seta”, di una relativamente vigorosa forza di attrazione dei valori, di un circolo di amici affidabile, di una rete di società delle culture locali gradualmente pervasive e di un ordine comune di sicurezza e cooperazione, ha praticamente formato una sempre più solida “comunità per il futuro”.

In breve, l’inserimento nel preambolo della costituzione della “comunità per il destino del genere umano” costituisce la cristallizzazione della proposta di sistematizzazione e della concreta prassi della “Nuova Via della Seta”, costituisce lo sviluppo strutturale della dimensione ideale della carta costituzionale della Cina, e costituisce anche il consolidamento normativo degli elementi internazionalistici della filosofia di governance del partito comunista cinese. Aderire all’armonizzazione integrale delle due situazioni complessive, internazionale e interna, aderire all’unificazione dialettica della responsabilità verso il mondo e della responsabilità verso i propri cittadini, continuare ad offrire lo schema cinese e la saggezza cinese alla governance globale basata sul valore comune dello sviluppo pacifico, questi sono modelli cinesi che trascendono lo schema di globalizzazione democratica occidentale e sono la nuova direzione e la nuova speranza ricercate dall’ordine ideale della “comunità per il destino del genere umano”. L’inserimento nella costituzione della “comunità per il destino del genere umano” segna la completa costruzione ideale e autonoma della costituzione cinese e l’ingresso in una fase cruciale dell’evoluzione sistematica e dell’equa competizione della governance globale. Certamente questo grande processo costituzionale dal significato storico mondiale non può avvenire senza difficoltà, le tensioni, dovute agli ininterrotti bilanciamenti degli ordinamenti e dei valori interni ed esterni che la Cina incontrerà dopo la revisione costituzionale, devono essere sostenute e risolte. Ad ogni modo, ogni cambiamento strutturale dell’odine di governance globale deve inevitabilmente attraversare questo periodo affannoso di rovesciamenti e incertezze. Il nuovo ordine inevitabilmente è nato, cresciuto e maturato nelle “pene del parto”.

Tian Feilong è professore associato presso la facoltà di giurisprudenza della Beihang University, dottore in giurisprudenza, è direttore dell’Istituto di ricerca di Pechino sulle regole del partito, Leslie Wright Fellow presso la Hong Kong University Law School, membro esperto del Comitato di revisione amministrativa del governo municipale di Pechino, membro dell’Istituto di ricerca sui problemi legali taiwanesi dell’Università del Popolo, ricercatore part-time del Centro di ricerca sulle leggi fondamentali di Hong Kong e Macao dell’Università di Shenzhen.

La citazione di questo contributo è: Cardillo I. (a c. di), Il significato per la governance globale dell’iscrizione nella costituzione della “comunità per il destino del genere umano”, in Istituto di Diritto Cinese, 24 marzo 2018, disponibile all’indirizzo https://dirittocinese.com/2018/03/24/il-significato-per-la-governance-globale-delliscrizione-nella-costituzione-della-comunita-per-il-destino-del-genere-umano/.

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